lunedì 28 aprile 2008

Foto dall'Albania

Pubblichiamo le foto che Laura Giombetti ha scattato in Albania. In questo modo potremmo vedere alcuni dei volti delle persone che abbiamo aiutato con il nostro progetto di solidarietà!


L'album fotografico

giovedì 2 agosto 2007

La festa raccontata a tutti

La rivista associativa SegnoPer n. 4/2007 pubblica l'articolo di Gabriele e Roberto sulla festa regionale del 2 giugno (La danza della fede, pp. 34-35) che abbiamo pubblicato sul nostro blog. Anche il sito nazionale di AC nelle pagine del settore adulti riporta il racconto degli Incaricati regionali SA delle Marche: un modo per far conoscere anche alle altre associazioni diocesane di tutta Italia la nostra bella esperienza.

sabato 7 luglio 2007

Il racconto di Gabriele e Roberto

2 giugno 2007: bello.. vero?

Oltre cinquecento adulti sono accalcati nel Duomo di Fabriano. Leggono la brochure che abbiamo preparato con tante suggestioni sulla bellezza tratte dalla Bibbia e dal pensiero di filosofi, teologi, Padri della Chiesa.
È l’incontro regionale degli adulti e dei genitori dei ragazzi dell’ACR delle Diocesi delle Marche. 


Dopo il saluto del Vescovo, la preghiera iniziale, lasciamo i nostri duemila ragazzi al Palasport e noi adulti ci godiamo le bellezze artistiche, spirituali e associative di Fabriano.
In Duomo ascoltiamo un’introduzione sul tema della bellezza della fede offertaci dal Priore dei Padri Silvestrini; ci dividiamo poi in tanti gruppi e, accompagnati dagli adulti di Fabriano e da guide turistiche, invadiamo le chiese, il teatro, i monasteri (mirabile l’incontro con la suora di clausura che nel coro ci spiega come esegue le icone che la circondano), le piazze di una della città più belle delle Marche. Dopo due ore ci riaccoglie in Duomo uno spettacolo di danza e preghiera. È poi la volta di suor Benedetta Zorzi, altra perla delle claustrali fabrianesi, che fa danzare i nostri cuori con tantissime suggestioni sulla bellezza della vita cristiana.
Quindi l’ora del pranzo nel chiostro del Duomo: in semplicità condividiamo panini, bibite e biscotti. Siamo pronti per il concerto di soprano ed organo con melodie su Maria e restiamo incantati ad ascoltare nella più bella chiesa barocca della città. Il cielo che per tutta la mattinata ci aveva accolto con un sole discreto ci piove e grandina addosso mentre siamo in ascolto delle melodie. Mirabilmente torna il sole quando ci dobbiamo avviare verso i pullman che ci riporteranno al Palasport per la celebrazione eucaristica finale.
In tantissimi, intorno all’altare e al megavolto di Cristo creato con le immagini di tutti i gruppi ACR delle Marche, offriamo al Signore questa festa, la gioia di essere una grande famiglia che in Azione Cattolica cresce sulle vie di una vita sempre più bella e santa.
Tutti ci portiamo via la bandana colorata che abbiamo fatto cucire e ricamare da un gruppo di donne  albanesi della missione di Bathore; con il loro  guadagno hanno potuto riscattare un prestito per avviare un’attività di sartoria in proprio.
Tutto questo era nato un anno fa dall’entusiasmo dell’equipe regionale ACR, dalla voglia di ridare slancio e visibilità alla pastorale dei ragazzi. E noi adulti abbiamo voluto esserci con uno stile nuovo e aperto a tutti i genitori dei ragazzi. Ci sembra di aver intercettato i bisogni sia dei nostri soci che dei genitori più “lontani”: insieme abbiamo vissuto tante piccole esperienze belle e utili per approfondire ciò che rende bella la vita cristiana nel nostro tempo.
Il lungo percorso di preparazione, coordinato dalla Delegazione Regionale e con l’impegno costante e generosissimo di tutta l’AC di Fabriano, si è svolto in un clima fraterno, di sostegno reciproco e di fattiva collaborazione; le  singole équipe hanno trovato uno stile e un metodo di lavoro capaci di valorizzare tutto e tutti. Alla fine si sono superate le difficoltà, alcune incomprensioni iniziali e alla verifica finale tutti eravamo pienamente soddisfatti per una grande esperienza che ci ha fatto crescere come famiglia di Azione cattolica.
Tutto il materiale preparatorio, le foto e altro si possono trovare sul nostro ricchissimo blog regionale
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Gabriele Garbuglia e Roberto Cifani, Incaricati Adulti AC Marche

domenica 24 giugno 2007

Laboratorio di verifica

Lo scorso 18 giugno a Montorso ha avuto luogo la terza équipe regionale unitaria sul laboratorio di verifica (su AC Marche Lab i materiali utilizzati).
L'oggetto dell'esercizio di laboratorio, che ha consentito di sperimentare un metodo e di trarre delle indicazioni di fondo, è stato proprio la festa regionale, con uno spazio nella serata per condividere foto, dati sulla partecipazione, bilancio e valutazioni.
Sulla partecipazione ci limitiamo a sottolineare un dato emerso - oltre al totale dei partecipanti (2049 persone) -: la presenza di 1 educatore ogni 2 ragazzi.
Sul bilancio, chiuso in attivo, ci riserviamo di comunicare i dati definitivi quanto prima.
Ricordiamo, infine, che 1000 fazzolettoni (ricamati e senza la stampa del logo della festa) restano a disposizione per chi li volesse per  campiscuola o feste, dando un'offerta che si aggiungerà ai contributi raccolti per il progetto in Albania. Questo gesto può costituire un'ulteriore opportunità per le diocesi che non hanno avuto modo di raccogliere quote di solidarietà a questo scopo.

Ecco i materiali relativi alla festa presentati il 18 giugno.



Valutazioni emerse sul due giugno dal confronto in gruppetti



Soddisfazione per:


  • le attività;

  • la S. Messa, bel momento di comunione;

  • l’esperienza di Chiesa e la bellezza di essere Associazione vissute, in ampiezza (dimensione regionale) e nel tempo (prospettive diverse a seconda dell’età);

  • l’impegno speso nella preparazione;

  • presenza degli adulti: testimonianza;

  • l’attività proposta agli adulti, che hanno sperimentato un modo nuovo per incontrarsi, ben coordinato e dinamico: una proposta innovativa e sperimentale ben riuscita;

  • la presenza dei genitori non aderenti all’AC, che si sono sentiti accolti e hanno visto un’associazione bella;

  • chi ha accettato l’invito;

  • la macchina organizzativa ha funzionato (chissà se c’è stato un altrettanto grande coinvolgimento intimo);

  • la proposta di iniziative come queste;

  • il tema della bellezza;

  • il lavoro delle équipe regionali (partecipazione e paura di sbagliare che spinge a fare meglio);

  • il progetto di solidarietà che è stata una testimonianza: non facciamo le cose a spese di qualcuno ma per aiutare qualcuno;

  • il bel clima che si è vissuto nella festa;

  • il rafforzamento delle relazioni nel lavoro di équipe

  • l’aver vinto delle scommesse difficili in partenza (forse, però, tendiamo un po’ a sopravvalutarci nell’organizzazione, che alla fine pesa troppo su alcune persone che rischiano di vivere un’esperienza stressante);

  • i riscontri positivi avuti nelle diocesi;

  • l’accoglienza avuto a Fabriano;

  • il lavoro fatto nelle diocesi.

Insoddisfazione per:


  • lo scarso entusiasmo tra gli educatori presenti;

  • il rapporto educatori-ragazzi, che desta preoccupazione (stiamo sbagliando qualcosa: occorre chiedersi chi sono gli educatori e come coinvolgono i ragazzi);

  • la scarsa conoscenza della festa da parte degli educatori non coinvolti nella preparazione: forse non ci si è sempre preoccupati di coinvolgerli (alla fine solo chi “tira” è riuscito ad “entrare” nella festa e a coinvolgere i ragazzi);

  • le attività proposte ai 12-14;

  • la difficoltà a partecipare di alcuni;

  • non aver motivato abbastanza e con un’adeguata convinzione la partecipazione (fatto più grave per l’ACR, perché momenti come questi li ha già vissuti);

  • essersi dovuti scontrare con alcune difficoltà logistiche (date anche dal tempo brutto), i molti spostamenti e il tempo impiegato, qualche gioco durato poco;

  • la mancata proposta/l’assenza di giovani non educatori: si è sentita questa mancanza;

  • la convinzione, in chi è tornato deluso, che al centro della proposta non ci fossero effettivamente i ragazzi;

  • la difficoltà a pensare cose originali per i ragazzi;

  • la difficoltà a fare sintesi fra i vari stili di lavorare;

  • non esseri posti prima il problema dal punto di vista del SG e della sua responsabilità verso gli educatori che sono giovanissimi o giovani: se gli educatori non hanno portato i ragazzi e hanno vissuto l’iniziativa come un’esperienza per loro, ciò significa che trovano in AC solo il servizio educativo come unica proposta formativa a loro rivolta.

La festa, nel suo insieme, dalla proposta, all’organizzazione, alla realizzazione, ha evidenziato la foto della nostra associazione, nel bene (entusiasmo, passione…) e nel male (le difficoltà, che in situazioni simili vengono fuori in maniera evidente): essa può darci “le dritte” per il lavoro futuro in Associazione, a tutti i livelli.

sabato 9 giugno 2007

il commento di Laura di Monte S. Giusto

La festa ha sbalordito i ragazzi di Monte San Giusto, è stata la prima volta che vedevano la grande realtà dell'azione cattolica!! so che per organizzare le feste diocesane ci vuole una miriade di tempo ma quello che conta è il risultato...e si è visto!! complimentoni!!!!


Laura

venerdì 8 giugno 2007

Le foto di Francesca e Pietro

Francesca e Pietro di Fabriano condividono le foto del 2 giugno. Cercano scatti di momenti che non sono riusciti a riprendere (S. Domenico, il gonfalone, S. Venanzio, le icone di Letizia... etc) e qualsiasi altra immagine "bella" da vedere e ricordare.

Continuiamo, dunque, a scambiarci le foto.

mercoledì 6 giugno 2007

La meditazione di M. Benedetta Zorzi

Il momento più alto della festa del 2 giugno vissuta da adulti e genitori è stata senz'altro la meditazione affidata a M. Benedetta Selene Zorzi, teologa e monaca benedettina al monastero di S. Luca di Fabriano (nonché webmaster del sito del Coordinamento delle Teologhe Italiane) sul tema La bellezza da vivere. Le sue parole, giunte dopo la preghiera danzata in Cattedrale, sono state una vera e propria danza per lo spirito. Chi non l'avesse ascoltata - o chi volesse tornare sulle sue parole - può leggere il testo che M. Benedetta ci ha gentilmente inviato. La ringraziamo non solo di questo, ma anche della bellezza che ci ha fatto respirare, a partire dal suo tono gioioso e convincente e dal suo sguardo sereno e innamorato fino alla profondità delle parole che ci ha regalato.

Il testo della meditazione